15 marzo 2025 Redazione
In piazza per la pace: migliaia a Roma contro il riarmo, per l'Europa dei diritti
Piazza Barberini si è riempita di voci, volti e bandiere. Migliaia di persone hanno risposto all’appello per una mobilitazione che chiede con forza una svolta netta: basta con la corsa al riarmo, sì a un’Europa che torni a essere spazio di pace, cooperazione e giustizia sociale, nel solco del sogno di Ventotene.
Una manifestazione partecipata e plurale, dove si sono incontrati cittadini, associazioni, forze sindacali, movimenti per i diritti e rappresentanti della società civile. Tutti uniti da una convinzione semplice e profonda: la pace non si costruisce con le armi, ma con la diplomazia, il dialogo e il rispetto del diritto internazionale.
Tra gli slogan più forti, quello che chiama in causa l’Unione Europea: serve una voce chiara e ferma sul genocidio in corso in Palestina, serve una presa di posizione che non sia ambigua né silenziosa. Non è più il tempo dei bilanciamenti geopolitici: è il tempo del coraggio politico e morale.

Se vuoi la pace, prepara la pace
Mentre in molti governi cresce la spinta verso l’aumento delle spese militari, la piazza chiede investimenti nella scuola, nella sanità, nel welfare, e una politica estera che metta al centro i diritti umani. Perché la sicurezza non nasce dalla guerra, ma dalla giustizia e dall’uguaglianza.
Quella di oggi è stata una piazza europea nel senso più alto del termine. Una piazza che rifiuta il ritorno alla logica dei blocchi contrapposti e chiede un’Europa protagonista di un nuovo ordine internazionale fondato sui diritti, non sugli eserciti.
Perché, come recitava uno degli striscioni: "La pace non è un’utopia, è una scelta politica."
Non perdiamoci di vista!