26 novembre 2024 Redazione
Passeggiata transfemminista a Boccea: contro la violenza maschile e per il diritto alla città
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne, le strade di Boccea sono state attraversate da una partecipata Passeggiata transfemminista, partita dalla Metro Battistini e arrivata alla Pineta Sacchetti. Una mobilitazione simbolica e concreta, per ricordare le oltre 90 donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno, vittime di una violenza sistemica che non può più essere ignorata.
Ma la manifestazione ha voluto anche denunciare che la violenza sulle donne non si limita alla sfera fisica: è psicologica, economica, salariale, e si annida nei meccanismi quotidiani di una società ancora profondamente patriarcale. In un Paese dove il gender pay gap resta tra i più alti d’Europa, e dove il Governo in carica si rifiuta di ratificare pienamente la Convenzione di Istanbul, la lotta per l’autodeterminazione femminile è più che mai attuale.

La sicurezza vera si costruisce a partire dalla libertà e dai diritti, dalla possibilità per ogni donna di attraversare il proprio quartiere senza paura
A livello nazionale, la destra insiste in una narrazione tossica che scarica sullo “straniero” la responsabilità della violenza, dimenticando che nel 90% dei casi il femminicida ha le chiavi di casa. E mentre alimenta paure e stigma, organizza ronde illegittime e propone soluzioni repressive e inefficaci.
A livello locale, il quadro non è migliore: in una zona come Boccea, dove manca spesso l’illuminazione pubblica, dove il commercio di prossimità è in crisi e dove gli spazi pubblici vivibili sono sempre meno, la risposta delle istituzioni si limita troppo spesso a recinzioni, divieti e ordinanze. Ma la sicurezza non si costruisce così.
La sicurezza vera si costruisce a partire dalla libertà e dai diritti, dalla possibilità per ogni donna di attraversare il proprio quartiere senza paura, di contare su servizi adeguati, su reti solidali, su un tessuto urbano che non isoli ma includa.
La Passeggiata transfemminista di Boccea ha dato voce a tutto questo: alla resistenza quotidiana, alla richiesta di politiche pubbliche all’altezza della complessità del problema, e al desiderio di una città libera, sicura e giusta per tutte e tutti.
Non perdiamoci di vista!