7 novembre 2024 Redazione
Sanzione a Christian Raimo, un provvedimento intimidatorio che colpisce il diritto al dissenso
Solidarietà a Christian Raimo, colpito da un provvedimento disciplinare che sa di repressione: tre mesi di sospensione dall’insegnamento e la decurtazione del 50% dello stipendio per aver espresso, al di fuori dell’ambito scolastico, una critica al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Un episodio grave, che pone interrogativi fondamentali sullo spazio del pensiero critico in un contesto democratico. Raimo non ha insultato, né incitato all’odio: ha esercitato un diritto costituzionalmente garantito, quello alla libertà di espressione, e lo ha fatto come cittadino.

Difendere la libertà di opinione non è solo una battaglia per Christian Raimo, ma per tutte e tutti noi
Il governo guidato da Giorgia Meloni conferma, anche in questa occasione, una preoccupante tendenza: reprimere il dissenso, punire il dissenso, isolare chi dissente. Un atteggiamento che, ancora una volta, fa somigliare l’Italia non a una democrazia pluralista, ma a quei regimi illiberali di cui l’Ungheria di Orbán è l’esempio più noto.
Difendere la libertà di opinione non è solo una battaglia per Christian Raimo, ma per tutte e tutti noi. Perché una scuola, una città, un Paese senza pensiero critico è una comunità più debole, più povera, e meno libera.
Non perdiamoci di vista!