8 dicembre 2024 Redazione
Una piazza piena di domande: voci da Roma che chiedono ascolto e giustizia
Ieri eravamo in Campidoglio, insieme a tante e tanti, nella piazza convocata da Arci Roma e da una fitta rete di realtà territoriali, comitati, associazioni, gruppi di cittadine e cittadini che ogni giorno si battono dentro le vertenze aperte nella nostra città. Era una piazza piena di volti, di storie, ma soprattutto di speranza: la speranza che un’amministrazione, che in larga parte condivide con quella piazza valori e riferimenti politici, decida finalmente di ascoltarla.
Una piazza che non ha chiesto privilegi, ma diritti. Che ha portato davanti al Campidoglio non solo la denuncia delle tante promesse tradite, ma anche la volontà di costruire soluzioni e alternative.
Dall’annuncio dell’inceneritore, smentito in campagna elettorale e rilanciato nel pieno della consiliatura, fino all’abbandono strutturale del complesso residenziale di Bastogi, simbolo di un’emergenza abitativa ignorata e cronicizzata. E poi il biodigestore previsto a Casal Selce, che conferma un’idea sbilanciata e iniqua di gestione del ciclo dei rifiuti, che continua a gravare in maniera sproporzionata su alcune aree della città, come il nostro Municipio.

Non basta partecipare alle piazze: bisogna fare in modo che da quelle piazze nascano risposte concrete, efficaci, giuste
C’erano in piazza le voci di chi chiede aria pulita, quartieri vivibili, trasporti pubblici efficienti, case dignitose, servizi accessibili.
C’erano quelle di chi rifiuta una Roma divisa tra centro e periferia, tra chi può permettersi tutto e chi deve lottare ogni giorno per l’essenziale. C’erano, in fondo, le domande fondamentali di una città che vuole sentirsi parte di un progetto comune, che non accetta più di essere ignorata.
Il nostro impegno è quello di portare quelle domande in tutti i luoghi dove è possibile incidere: nelle istituzioni, nei consigli municipali, nelle commissioni, ma anche nei quartieri, nei mercati, nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Perché non basta partecipare alle piazze: bisogna fare in modo che da quelle piazze nascano risposte concrete, efficaci, giuste.
Continueremo a farlo. Con ostinazione, con coraggio, con la forza dei sogni collettivi che ieri riempivano la piazza. Perché solo una politica che sa ascoltare è una politica all’altezza della sua città.
Non perdiamoci di vista!