13 marzo 2025 Redazione
La cura: a Boccea si difende la dignità, non si criminalizza la povertà
Mentre la destra territoriale si affanna tra ronde improvvisate e raccolte firme contro un ostello per persone senza dimora, c’è chi nel nostro Municipio sceglie la strada della responsabilità, della solidarietà e dei diritti. È questo lo spirito che ha animato l’incontro tenutosi ieri all’Officina Lebowski, un momento di confronto e visione condivisa sulla necessità di non lasciare indietro nessuno.
La polemica strumentale lanciata dalla Lega Nord contro la realizzazione della stazione di posta di Via Pier delle Vigne, un presidio sociale pensato per offrire riparo, supporto e opportunità a chi è costretto a vivere per strada, è solo l’ultimo tentativo di spostare il dibattito dai problemi reali alla ricerca costante di un nemico da additare. Un meccanismo ben noto, che alimenta paura e divisione, anziché coesione e soluzioni.
All’incontro, introdotto da Anna Accogli e Lorenzo Ianiro, sono intervenuti tra gli altri l’assessora capitolina Barbara Funari, Alice Basiglini di Baobab Experience, Gianluca Peciola e Christian Raimo. Una discussione ricca, che ha toccato il valore delle esperienze virtuose di chi ogni giorno lavora con le persone in situazione di marginalità, ma anche i rischi posti dal recente disegno di legge contro gli scioperi e le proteste, che mira a comprimere ulteriormente gli spazi democratici.
È stato un punto di partenza, una traccia concreta per costruire un fronte civico e politico che difenda i più fragili, rifiuti la retorica dell’emergenza e non si lasci intimidire da chi, con arroganza e superficialità, tenta di strumentalizzare il disagio.
La sicurezza di un quartiere non nasce dall’esclusione, ma dalla cura del territorio e delle sue persone. E in questo, Boccea ha già scelto da che parte stare.
Non perdiamoci di vista!