19 aprile 2025 Maristella Urru
Linea 980, Montespaccato non è una periferia da dimenticare
Quartieri come Montespaccato meritano attenzione, investimenti, ascolto. Non possono essere trattati come territori di serie B, né tanto meno abbandonati alle conseguenze di scelte politiche sbagliate. Ieri abbiamo partecipato con convinzione all’assemblea pubblica sulla linea 980, organizzata da Rifondazione Comunista, che ringrazio per l’invito e l’impegno costante sul territorio.
È stata un’occasione importante per confrontarci direttamente con cittadine e cittadini colpiti dai gravi disagi derivanti dalla privatizzazione del servizio. Le criticità sono sotto gli occhi di tutti: taglio delle corse, tempi d’attesa insostenibili, collegamenti sempre più deboli. Tutto questo contribuisce ad alimentare l’isolamento di un quartiere che ha già subito troppo.

Montespaccato non è un quartiere marginale. È una comunità viva, con storie, relazioni, bisogni concreti.
Come Aurelio in Comune abbiamo presentato una mozione in Municipio per chiedere con forza che la linea 980 torni ad essere pienamente pubblica e venga potenziata. Perché il diritto alla mobilità non è un privilegio: è un diritto fondamentale, che deve essere garantito in ogni parte della città. Ancora di più nelle periferie, che non possono essere sacrificate sull’altare dell’efficienza a tutti i costi o della logica del profitto.
Quello che sta accadendo con la linea 980 è solo l’ultimo segnale di un atteggiamento miope verso Montespaccato.
Lo abbiamo visto anche con il tentativo – fortunatamente respinto grazie alla mobilitazione del quartiere – di spostare il mercato rionale a Valcannuta. Decisioni prese senza ascoltare le persone, senza tenere conto delle esigenze reali della comunità.
Ma Montespaccato non è un quartiere marginale. È una comunità viva, con storie, relazioni, bisogni concreti. È un territorio che chiede rispetto, servizi, partecipazione. E noi, come sempre, ci siamo. Al fianco di chi ogni giorno vive queste strade, per costruire una città che non lasci indietro nessuno. A partire da un trasporto pubblico che funzioni, che unisca, che garantisca dignità e opportunità.
Non perdiamoci di vista!