Ex Campari, da spazio culturale a sede di reclutamento interinale: una scelta discutibile
24 gennaio 2025 Redazione
Ex Campari, da spazio culturale a sede di reclutamento interinale: una scelta discutibile
Mentre in tutta Italia le opposizioni al governo di estrema destra si mobilitano per abrogare con i referendum leggi come il Jobs Act, che hanno alimentato la precarietà e indebolito i diritti dei lavoratori, nel Municipio XIII di Roma il Partito Democratico sembra andare in controtendenza.
L’ultima decisione che ha sollevato polemiche riguarda l’ex Campari di Montespaccato, uno spazio pubblico nato con una vocazione culturale e sociale, che ospiterà invece una giornata di “reclutamento” promossa da un’agenzia interinale privata.
Una scelta che appare quanto meno discutibile. È infatti la Commissione Trasparenza del Municipio ad essere chiamata a valutare la legittimità dell’utilizzo di un bene pubblico da parte di un soggetto privato, ma al di là degli aspetti formali, rimane aperto il nodo politico: è davvero questo il modo in cui si intende valorizzare uno spazio che dovrebbe essere un punto di riferimento per il quartiere?
Se lo scopo era restituire centralità culturale a Montespaccato, non è certo ospitando agenzie di lavoro interinale che si risponde alle reali esigenze del quartiere
Desta ancora più perplessità il fatto che proprio la maggioranza municipale, in passato, abbia bocciato la proposta di una gestione partecipata dell’ex Campari, basata sul coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini del territorio. Un’occasione persa che oggi lascia spazio a scelte improvvisate, senza una visione chiara e condivisa.
Se lo scopo era restituire centralità culturale a Montespaccato, non è certo ospitando agenzie di lavoro interinale che si risponde alle reali esigenze del quartiere. Servono percorsi aperti, pubblici, inclusivi — non operazioni che rischiano di trasformare uno spazio pubblico in un’appendice del mercato del lavoro precario.
Non perdiamoci di vista!