TEMI
La nostra memoria ostinata

Essere senza smettere di divenire
Diceva Italo Calvino che la memoria è ciò che permette di esserem senza smettere di divenire, e divenire senza smettere di essere. E allora è davvero una responsabilità delle istituzioni, in una delle più importanti città del mondo globalizzato, preservare un'identià aperta alle contaminazioni e al cambiamento.
La memoria. Nel quartiere, del quartiere
Difendere, senza tregua, la memoria partigiana e antifascista, valorizzare la straordinaria esperienza della Repubblica Romana, affrontare la storia del nostro colonialismo. Ma anche non disperdere le memorie, individuali e collettive, dei nostri quartieri.

Le nostre proposte per difendere e promuovere la memoria storica

Memoria è antifascismo
Nessuno spazio ai fascisti, e al revisionismo storico che accompagna la loro azione. La memoria della lotta di Resistenza va preservata e diffusa, valorizzando i luoghi del nostro Municipio a partire dal campo d'internamento fascista di Castel di Guido.

Ogni quartiere, una Storia
I nostri quartieri sono il tessuto di memorie individuali, che divengono storia collettiva. Dovrebbe essere compito del Municipio raccogliere, e avere la capacità di trasmetterle attraverso una vera e propria mnemoteca fisica o digitale.

Repubblica Romana
Gli eventi della Repubblica Romana del 1849 si sono svolti, prevalentemente, nel territorio del nostro Municipio. Nonostante il PD abbia votato contro la celebrazione di questa esperienza, occorre valorizzarne i contenuti e i luoghi. Da Castel di Guido a Cavalleggeri.

Decolonizzarci
Nell'ambito del processo di critica del nostro passato coloniale, va diffusa la memoria del nostro tragico passato nei confronti dei popoli dell'Africa, riletta l'odonomastica dedicata a quella fase storica. A partire dalla scuola 'Andrea Baldi' a Pineta Sacchetti.